Avere la passione per l’arredamento di interni non basta per diventare interior designer, anche se, indubbiamente, risulta un fattore da non sottovalutare. Si tratta di una vera e propria professione il cui termine italiano è quello di arredatore di interni e richiede competenze certificate. In questo articolo vi mostriamo meglio che cosa consiste e come è possibile far diventare una passione un lavoro.
1. Un corso certificato e online
I corsi per diventare interior designer non mancano, sia online sia in presenza. Fondamentale scegliere una proposta che porti a una certificazione adatta a essere utilizzata nel territorio italiano come quella che si può trovare su https://corsointeriordesign.it/, un percorso formativo a tutto tondo totalmente strutturato on-demand, con l’opportunità di farlo quando si preferisce, nonché certificato. Non mancano gli esercizi con cui fare pratica in ambienti di Interior Design come ristoranti, residenze, uffici, ecc. ecc. Un elemento di non poco conto dal momento che per un arredatore d’interni mettersi in gioco attraverso la realizzazione di progetti concreti è importante tanto quanto apprendere la teoria.
I vantaggi di scegliere un corso online sono nel fatto che si ha modo di gestire l’organizzazione dello studio in totale autonomia. Un’opzione adatta non solo per i giovani ma anche per chi ha già un lavoro e ha voglia di mettersi di nuovo in gioco con una qualifica capace di offrire opportunità concrete.
2. In cosa consiste il lavoro dell’interior designer?
Il lavoro di arredatore di interni è di pura creatività, ma anche di precisione e cura dei dettagli. Interessa la progettazione di spazi interni ed esterni in modo da renderli maggiormente fruibili e appaganti.
Un interior designer si rivela sempre più indispensabile per strutture quali, oltre a quelle residenziali, hotel, ristoranti, uffici, aziende, negozi, gallerie d’arte, showroom, ecc. ecc. Le competenze dell’interior designer non sono, pertanto, esclusivamente di tipo estetico ma riguardano le basi stesse dell’architettura. Accanto a conoscenze specifiche è indispensabile possedere spiccate doti personali, vediamo quali.
3. Le competenze di un interior designer
Un interior designer è indispensabile che acquisisca le conoscenze specifiche dell’arredamento di interni, certo, un elemento che può essere garantito esclusivamente da un percorso ad hoc e certificato, come abbiamo accennato. Ma queste non sono le uniche competenze necessarie. Non meno importanti risultano le qualità umane e caratteriali che la persona presenta, sia per sua natura, sia grazie al percorso individuale realizzato.
Un interior designer è prima di tutto un creativo. Per stimolare questo suo lato è imprescindibile che sia una persona curiosa, capace di viaggiare non necessariamente fisicamente, anche se il contatto con le altre realtà e culture rappresenta uno stimolo da non sottovalutare, ma soprattutto con la mente. Accanto a questo lato non può non trovare spazio l’elemento metodico, indispensabile per portare al top proprio le idee e renderle armoniche, codificate e originali.
L’interior designer è una persona versatile, capace di adattare la propria vision alle diverse situazioni e tipologie abitative, ma soprattutto è un professionista che sa ascoltare, sia gli stimoli con cui è interconnesso, sia le esigenze del cliente. Quest’ultima è la cifra forse più importante, dal momento che il suo lavoro sarà fruito da terzi che potrebbero non avere lo stesso pensiero in partenza. L’interior designer dovrà essere bravo a fornire la propria creatività e le proprie competenze non snaturando il punto di vista di chi poi si troverà ad abitare lo spazio nel quotidiano.
Quando si decide di investire in un progetto personale e nelle proprie capacità, può essere utile ispirarsi al lavoro di professionisti che sono riusciti nell’impresa di scrivere il loro nome nella storia del design. Vogliamo quindi suggerirvi di immergervi nel magico universo di Philippe Starck, che nel corso degli anni è riuscito e riesce tutt’ora a creare oggetti iconici e sorprendenti, e di ispirarvi all’innovazione combinata all’attenzione all’elemento green che Russell Groves ha perfettamente incarnato nel suo modernismo a strati.