In un’epoca in cui la sostenibilità ambientale è diventata una priorità globale, il riciclaggio dell’alluminio emerge come una delle pratiche più efficaci per ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza energetica. Questo metallo, leggero e durevole, è ampiamente utilizzato nel settore edilizio, e la sua capacità di essere riciclato all’infinito senza perdere qualità lo rende un materiale strategico anche in ottica di costruzioni NZEB (Nearly Zero Energy Buildings).
Nel panorama dell’edilizia italiana, l’attenzione alla sostenibilità è sempre più centrale. Le finestre in alluminio giocano quindi un ruolo chiave nel soddisfare i requisiti ambientali, energetici e normativi previsti da leggi e incentivi pubblici.

L’alluminio: materiale “green” per eccellenza
L’alluminio è uno dei materiali più riciclabili al mondo: il 75% dell’alluminio prodotto nella storia è ancora in uso oggi. Il processo di riciclo richiede circa il 95% in meno di energia rispetto alla produzione primaria, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle emissioni di CO₂. Questo risparmio energetico si traduce direttamente in benefici ambientali e in minori costi di produzione.
Nel settore edilizio, l’alluminio è impiegato per infissi, facciate ventilate, coperture e sistemi di schermatura solare. L’uso di alluminio riciclato nei componenti edilizi aiuta a ridurre l’impronta carbonica degli edifici e a migliorarne le prestazioni energetiche. Le finestre in alluminio con taglio termico, ad esempio, migliorano l’isolamento termico e riducono i consumi di riscaldamento e raffreddamento.
L’integrazione con gli standard NZEB
Le finestre in alluminio, per essere conformi agli standard italiani, devono rispettare i requisiti NZEB, obbligatori per gli edifici pubblici di nuova costruzione dal 2021 e dal 2022 estesi a tutti gli edifici nuovi, anche privati, e alle ristrutturazioni rilevanti. NZEB è l’acronimo di Nearly Zero Energy Building, ovvero edificio a energia quasi zero.
Gli edifici NZEB sono progettati per avere un fabbisogno energetico molto basso, coperto in gran parte da fonti rinnovabili. Il riciclo dell’alluminio si sposa perfettamente con questa filosofia. Utilizzare alluminio secondario in fase costruttiva non solo riduce l’impatto ambientale, ma contribuisce a rispettare i criteri di certificazione energetica, come quelli previsti dalla Direttiva europea 2010/31/UE.
Inoltre, grazie alla sua leggerezza e lavorabilità, l’alluminio favorisce soluzioni modulari e prefabbricate, ideali per l’edilizia NZEB, che punta su efficienza e rapidità costruttiva.
Il connubio tra riciclaggio del materiale e edilizia a energia quasi zero rappresenta un esempio concreto di economia circolare. Il recupero di materiali, l’ottimizzazione energetica e la progettazione intelligente si uniscono per creare edifici non solo efficienti, ma anche rispettosi dell’ambiente.
Investire nel riciclo dell’alluminio e integrarlo nei progetti edilizi di nuova generazione significa puntare su un futuro più verde, dove l’innovazione tecnologica è al servizio della sostenibilità.