Si chiama Ecological Living Module (ELM) ed è il sorprendente progetto realizzato dalla scuola di architettura dell’Università di Yale in collaborazione con le Nazioni Unite: una mini casa in legno autosufficiente ed ecosostenibile destinata ad offrire un alloggio a prezzi accessibili, utilizzando energia pulita e rinnovabile.
Realizzata con moduli indipendenti (4 settimane per la costruzione dei componenti ed appena due giorni per assemblarla) l’ELM è stata presentata per la prima volta a New York ma molto presto verrà impiegata in Kenya ed in Ecuador in una versione sviluppata appositamente per i particolari climi.
Si tratta di una casa intelligente dotata di un generatore di energia solare, uno strumento di purificazione dell’aria, di raccolta dell’acqua nonché di strutture micro-agricole integrate. Scopriamola nel dettaglio…
Ecological Living Module
Articolata in soli 22 metri quadrati, questa mini casa in legno è stata progettata per ospitare fino a 4 persone andando ad ottimizzare al meglio gli spazi in favore di un concetto di ecosostenibilità che bisognerà necessariamente promuovere. Il settore edile ed abitativo utilizza infatti oggi ben il 40% delle risorse totali del pianeta ed ingloba oltre un terzo delle emissioni mondiali di gas serra.
Questa piccola casa è stata quindi realizzata attraverso l’impiego di materiali rinnovabili e progettata perché possa funzionare in modo indipendente ed autosufficiente grazie a tecnologie tanto semplici quanto ricercate.
Lo spazio interno è stato sviluppato in una versione open space che mette in comunicazione il living tanto con la cucina quanto con la camere da letto. Si tratta di un ambiente raccolto ma al tempo stesso luminosissimo grazie all’utilizzo di un legno chiaro per mobili e rivestimento e, soprattutto, grazie alla luce naturale che è libera di penetrare dal soffitto, e dalle tre grandi vetrate poste sui diversi lati.
La zona soppalcata della casa è adibita a camera da letto ma, ciò che più sorprende, è l’inserimento di diverse piante in zona parete utili alla purificazione dell’aria.
Come abbiamo già avuto occasione di sottolineare, questa mini casa in legno è praticamente autosufficiente ed il merito sta tutto nelle tecnologie adottate in fase di progettazione e costruzione. Il tetto è costituito da pannelli fotovoltaici che garantiscono energia all’intera struttura ed al fabbisogno dei quattro occupanti; la casa è dotata di un sistema di raccolta, depurazione e riciclo delle acque nonché di una mini fattoria capace di rispondere al fabbisogno primario.
La realizzazione dell’ELM è passata attraverso un’attenta progettazione bioclimatica: la struttura è stata concepita per sfruttare al meglio l’esposizione solare così come l’architettura interna ottimizza la ventilazione passiva garantendo il ricircolo dell’aria mantenendola ad un temperatura stabile.
Una delle pareti esterne della casa è completamente dedicata ad una micro fattoria verticale, all’occorrenza espandibile, che permette la coltivazione di ortaggi e frutta corrispondenti a ben il 65% dei nutrimenti di cui può aver bisogno una famiglia.