Molto più di un semplice oggetto di arredamento, la poltrona a sacco è un’icona del design italiano, un simbolo di comfort e di libertà, un oggetto che ha rivoluzionato il modo di intendere la seduta e il concetto stesso di rilassamento.
Quel morbido e avvolgente oggetto di design che ci invita al relax, ha una storia affascinante, tutta italiana, che risale agli anni ’60… i creatori di questa seduta innovativa furono tre giovani architetti torinesi: Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro. Nel 1968, ispirandosi ai sacchi di iuta usati dai contadini, decisero di progettare un oggetto di arredo che fosse completamente privo di strutture rigide, in grado di adattarsi perfettamente alle forme del corpo umano.
L’idea di base era quella di creare un oggetto morbido e avvolgente, che potesse essere utilizzato in qualsiasi ambiente della casa. Un concetto semplice ma geniale: un contenitore flessibile, riempito di palline di polistirene espanso che permettessero alla poltrona di assumere qualsiasi forma e di adattarsi alla postura di chi vi si siede. Questo approccio innovativo eliminava la necessità di una struttura rigida, facendo proprio della flessibilità e del comfort i suoi punti di forza.
Il prototipo della poltrona a sacco fu presentato all’azienda italiana Zanotta, che ne intuì subito il potenziale rivoluzionario. La poltrona venne prodotta in serie e lanciata sul mercato, riscuotendo un successo immediato, non solo in Italia ma anche a livello internazionale. Guadagnò un posto nei musei più prestigiosi del mondo, tra cui il MoMA di New York e il Triennale Design Museum di Milano.
Il design innovativo e la comodità della poltrona a sacco la resero rapidamente un’icona del design moderno. La sua forma morbida e avvolgente, unita all’utilizzo di materiali di alta qualità, la trasformarono in un oggetto di culto, presente nelle case di tutto il mondo. Ispirò molte imitazioni, entrando nell’immaginario collettivo come sinonimo di informalità e libertà creativa.
Di fatto si emancipò dal concetto di “pezzo di arredamento” per diventare un’icona capace di riflettere i valori culturali e sociali degli anni Sessanta: anticonformismo, libertà, e una rottura con le tradizioni del passato. Si andò ad associare allo stile di vita informale e giovanile che caratterizzò quell’epoca.
Oggi, la poltrona a sacco è disponibile in numerose varianti, sia per quanto riguarda i materiali che per le forme. Esistono modelli realizzati in tessuto, pelle o ecopelle, con imbottiture diverse e colori vivaci. Un classico senza tempo che continua a regalare un tocco chic o originale a qualsivoglia ambiente.
Come inserire una poltrona a sacco nell’arredamento
Per mostrarvi tutto il potenziale di questa straordinaria seduta, vogliamo lasciarvi alle immagini di una serie di progetti che la vedono collocata in ambienti interni di diverso stile e design. Quello che regala è un tocco originale e informale che invita alla condivisione mettendo tutti perfettamente a proprio agio.