Soluzioni per una Lavanderia Stretta e Lunga

Come progettare una lavanderia stretta e lunga

L’architettura residenziale moderna, specialmente nei contesti urbani ad alta densità, tende a ottimizzare gli spazi abitativi principali, relegando le aree di servizio in porzioni planimetricamente complesse. Non è raro che lo spazio dedicato alla lavanderia sia ricavato in un vano lungo e stretto, simile a un corridoio o a un ripostiglio profondo. Trasformare questo “tunnel” in un ambiente efficiente e ordinato non è solo un’impresa estetica, ma un esercizio di ergonomia e progettazione millimetrica. L’efficienza degli elettrodomestici è cruciale: l’inserimento di un’asciugatrice, ad esempio, elimina la necessità di stenditoi ingombranti. L’analisi di tutte le offerte e gli sconti sulle asciugatrici deve quindi andare di pari passo con uno studio dello spazio in cui l’apparecchio sarà inserito, per creare un ambiente che sia realmente funzionale.

La strategia verticale: l’incolonnamento degli elettrodomestici

Come organizzare una lavanderia a colonna

In una stanza dove la larghezza è il limite principale, lo sviluppo orizzontale è precluso. L’affiancamento tradizionale di lavatrice e asciugatrice è quasi sempre impossibile. La soluzione più efficace, e spesso l’unica percorribile, è lo sfruttamento dello spazio verticale attraverso l’incolonnamento. Sovrapporre l’asciugatrice alla lavatrice (sempre in quest’ordine, per questioni di peso e stabilità) permette di dimezzare l’ingombro a pavimento, liberando centimetri preziosi. Questa operazione deve essere eseguita in totale sicurezza, utilizzando un kit di giunzione e sovrapposizione certificato dai produttori, che assorba le vibrazioni ed eviti movimenti pericolosi. La soluzione progettuale più elegante consiste nell’integrare la “colonna bucato” all’interno di un’armadiatura a tutta altezza, che nasconde gli apparecchi dietro ante, uniformando l’ambiente.

Lo sfruttamento della parete lunga: il layout lineare

Lavanderia lineare in corridoio

Una volta risolto l’ingombro degli elettrodomestici, l’intera progettazione si sposta sulla parete lunga (o sulle due pareti lunghe, se la larghezza lo consente minimamente). In un vano “a corridoio”, è fondamentale mantenere il passaggio centrale libero e fluido. Tutta l’organizzazione deve quindi svilupparsi in profondità ridotta. L’ideale è attrezzare una delle due pareti con un piano di lavoro unico e continuo, magari in laminato HPL o in materiali resistenti all’umidità. Questo piano, profondo anche solo 40-50 centimetri, diventa una superficie indispensabile per piegare il bucato e appoggiare i cesti. Al di sotto del piano, lo spazio può essere organizzato con carrelli estraibili per la biancheria sporca, mentre la parte superiore può ospitare pensili chiusi, anch’essi a profondità ridotta, per lo stoccaggio dei detersivi.

Ergonomia e soluzioni a scomparsa

Idee per lavanderia a scomparsa in corridoio

In uno spazio stretto, l’ergonomia è tutto. Ogni elemento che, aprendosi, ostruisce il passaggio, diventa un ostacolo quotidiano. Per questo, nelle armadiature a tutta altezza (ideali per nascondere assi da stiro, scope e secchi) sono da preferire sistemi di apertura salvaspazio, come le ante a libro o, meglio ancora, le ante scorrevoli o a serrandina, che non creano ingombro nel corridoio. La funzionalità si misura anche nella capacità di integrare funzioni “nascoste”: esistono moduli estraibili che celano un piccolo asse da stiro, stendini a parete che si aprono a compasso solo quando servono, o sistemi di illuminazione integrati sotto i pensili, fondamentali per illuminare correttamente il piano di lavoro ed evitare la sensazione di oppressione.

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